Recensione del corso Supply Chain Logistics di Coursera



Correva l'anno 1996. Estate 1996 per la precisione.
Avrei dovuto prepararmi per l'esame di stato e invece leggevo Il Signore degli Anelli di Tolkien.
È un romanzo che ricordo benissimo; potrei abbozzare su carta la geografia della Terra Di Mezzo meglio della geografia europea.
Ma ricordo comunque quella estate soprattutto per il misero 46/60 che presi agli esami.
Che delusione !

A Settembre iniziai timidamente la facoltà di ingegneria.
Avevo la piena consapevolezza che la vita non mi avrebbe regalato niente.
All'epoca la conoscenza era solo nella testa delle persone, di professionisti, professori universitari, esperti del settore.
Sveglia alle 6,00, vesuviana, metropolitana, ingresso in facoltà alle 7,30.
Già la fila tipo ufficio postale per accaparrarsi un posto dove le scritte alla lavagna fossero visibili ad una miopia emergente e un posticino per il registratore non troppo lontano dal professore altrimenti poi a casa serviva anche un interprete per sbobinare.
La vita dopo i corsi era nei centri fotocopie che spacciavano tipo cocaina appunti di studenti o peggio fotocopie illegali di libri universitari.
Ed è ancora come un drogato di cocaina che oggi vivo come hobby principale quello della continua ricerca di aggiornamenti professionali.
Ma se qualcuno sta già pensando di suggerirmi un buon psicanalista, vi posso assicurare che sono sereno e felicissimo perché ciò che un tempo rappresentava merce rara, oggi è gratis e distribuita ovunque.
Non è necessario neanche affaticare gli occhi con la lettura; ci sono migliaia di video corsi offerti da piattaforme più o meno note.
Solo per citarne alcune : Linkedin Learning, Coursera, Udemy, Skillsoft, Edx.

Semmai oggi viviamo con il problema opposto.
Il servizio è inflazionato e c'è tanta roba inutile in giro.
In questo immenso panorama vi racconto le mie esperienze ed impressioni personali. Magari risparmiate tempo ed individuate più velocemente i pacchetti formativi adatti alle vostre esigenze.

In questo articolo voglio recensire il corso Logistics del pacchetto
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT SPECIALIZATION  della piattaforma Coursera.

I corsi di Coursera sono solo in lingua inglese ma possono essere seguiti anche da chi con l’inglese ci zoppica.  Come ?
E’ sufficiente copiare ed incollare i sottotitoli in inglese dei video in un traduttore Google e leggere in italiano quanto dice il relatore.
:-)

Coursera è un’ottima piattaforma di e-learning. I corsi e i relatori sono di ottima qualità, ma anche qui va comunque fatta un po' di selezione.

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT : LOGISTICS


Relatore del corso :    Rudy Leuchner
E’ professore associato  e responsabile del master in Business Administration presso la Rutgers Business School.
Leuchner ha ricevuto il PhD in Logistica presso l’Ohio State University, i suoi lavori sono apparsi su importanti riviste economiche come l’Harvard Business Review, il Journal of Business Logistics e il Journal of Supply Chain Management.

Vi racconto del corso. 

La prima parte del corso si concentra sul trasporto delle merci.
Gran parte delle merci e dei prodotti che vediamo in giro sono trasportati su gomma. Le società che gestiscono gli autotrasporti sono in genere di piccole dimensioni o spesso avviene che le grandi subappaltino alle piccole.
Il trasporto su gomma con bilici / autotreni copre lunghe tratte ; piccoli camion da città o motrici senza rimorchio sono utilizzati per tratte più brevi e meno agevoli. Fondamentale per una compagnia di autotrasporto è possedere un magazzino dove stoccare le merci.
Il magazzino (Warehouse) facilita la movimentazione, infatti, consente di raccogliere, trasferire e consegnare la merce quando è richiesta,  di avere un assortimento di prodotti disponibili per il cliente e di tenere sott’occhio la quantità di merce che entra, esce e vi staziona all’interno.
Le caratteristiche che rendono un magazzino veramente efficiente sono:
  1. Velocità: una volta che il prodotto è richiesto dal consumatore dobbiamo essere in grado di consegnarlo il più velocemente possibile.
  2. Qualità: è necessario consegnare al consumatore il prodotto giusto con le specifiche richieste e privo di difetti.
  3. Produttività: bisogna riciclare, ridurre e riusare la merce quanto più possibile
Per raggiungere questi tre obiettivi è importante posizionare il magazzino in modo da ridurre al minimo i flussi operativi, ad esempio in maniera tale da essere più vicino possibile ai clienti che si riforniscono più frequentemente.

Nella seconda parte del corso viene affrontato l’argomento delle scorte e degli approvvigionamenti.

Altro aspetto importante della gestione del magazzino è quello che riguarda la giusta quantità di merce da ordinare per mantenere un livello di scorta adeguato e scongiurare il rischio di stock-out. La scorta è tipicamente costituita da due quantità: Cycle stock e Safety stock. La prima  rappresenta la scorta di materiali che aumenta e diminuisce durante il normale ciclo di vendita e approvvigionamento; la seconda è la quantità di sicurezza che teniamo come riserva per fronteggiare eventi imprevisti cioè nell’eventualità accada qualcosa che non possiamo prevedere.
In generale si usano due tipi di metodi  per determinare la quantità da ordinare.
  • Il metodo s.Q (a punto fisso di riordino) nel quale si monitora periodicamente il livello di scorta presente, e una volta raggiunto il punto di riordino, si colloca un ordine a quantità fissa. Tale metodo è molto semplice ma in molti casi impreciso e poco efficiente.
  • Il metodo s.S (a periodo fisso di riordino) nel quale si emettono ordini con una certa ciclicità temporale ma in base alla quantità corrente di merce presente in magazzino. Pertanto l’ordine sarà la differenza tra il nostro livello di scorta presente e la quantità desiderata.
Il corso passa poi alla progettazione della rete logistica.
Quando si costruisce una rete logistica, bisogna stabilire di quanti mezzi (warehouse, piattaforme logistiche, providers e via discorrendo) disporre e dove collocarli. È una decisione strategica di lungo periodo molto importante.
Quando si hanno meno magazzini, il vantaggio è quello di poter collocare le scorte in pochi posti per cui si ripartisce meglio il rischio e si può tenere un quantitativo di scorte inferiore. Quando si dispone di molti mezzi si trasporteranno più merci ma allo stesso tempo la distribuzione al cliente sarà più veloce :
Per quanto riguarda la collocazione, si segue quello che in gergo viene chiamato “Center Gravity Approach” per cui bisogna collocarsi il più vicino possibile al cliente.

I principali fattori che influenzano le reti logistiche sono: il costo ed il servizio.
I costi sono relativi alla moneta, ai tassi di interesse, al carburante, che a sua volta, è influenzato dal costo del petrolio.
Quando i tassi d’interesse sono alti, i costi per mantenere la merce aumentano perché la maggior parte del denaro speso per mantenere la merce è denaro vincolato che potrebbe essere usato diversamente (capitale immobilizzato).
Quando il costo del carburante aumenta, aumentano anche i costi di trasporto: in questo caso per ridurre tali costi conviene avere più magazzini.
D’altra parte per mantenere un livello alto di servizio bisogna soddisfare il cliente e questo significa che non bisogna fare stock-out e avere tempi di consegna bassi.
Un altro fattore importante è il “fill rate” o tasso di riempimento che rappresenta la percentuale di ordini cliente che possono essere soddisfatti con la merce immediatamente disponibile.
Il tasso di riempimento influenza il tempo di consegna perché se non si possiede merce a sufficienza bisogna aspettare successivi approvvigionamenti. Il relatore chiude sintetizzando lo scopo principale della logistica con la consegna del prodotto giusto, al giusto prezzo, al cliente giusto, nel posto giusto, nei tempi giusti, nella giusta quantità e alle giuste condizioni. Queste sono le sette R della logistica.

La mia Valutazione personale. 

Esposizione del relatore
9/10
Contenuti del corso
7/10
Coinvolgimento del discente
8/10
Corso adatto a
Principianti della materia

Commenti

Post popolari in questo blog

Le mie principali Tabelle SAP per la Supply Chain

Come elaborare un piano di produzione con Excel Avanzato

Di cosa si occupa il Production Planner ?