Recensione del corso Supply Chain Sourcing di Coursera

Ho letto da qualche parte che il livello medio di attenzione degli utenti nella lettura di un articolo web è di circa due minuti.
Il mio livello personale  credo sia anche meno.
E di conseguenza, sempre lo stesso tizio, suggeriva di scrivere articoli secondo il metodo della piramide rovesciata.
Tranquilli, non parlo della metafora utilizzata per descrivere le aziende dove ci sono 5 dirigenti per ogni 2 operai.
Semplicemente con la piramide rovesciata si scrive un articolo partendo dalle conclusioni. Nel mio caso, la recensione di un corso di formazione, si tratta di partire dalla valutazione finale.

In conclusione :

Il corso è veloce e leggero (10-12 ore) e incoraggia il discente a futuri approfondimenti.
E’ un buon punto di partenza per chi non sa cosa fa l’ufficio acquisti (procurement) e vuole imparare.
E’ adatto anche a chi è già esperto del settore ma vuole rinfrescare tutta la terminologia tecnica in inglese.
Per tutti gli altri consiglio di saltare e passare al corso successivo.  :-)

Esposizione del relatore
9/10
Contenuti del corso
7/10
Coinvolgimento del discente
7/10
Corso adatto a
Principianti della materia

Se state ancora leggendo, Il corso Supply Chain Sourcing è il terzo del pacchetto di cinque corsi della SUPPLY CHAIN MANAGEMENT SPECIALIZATION.

Relatore del corso :    Rudy Leuchner
E’ professore associato  e responsabile del master in Business Administration presso la Rutgers Business School (New Jersey USA).
Leuchner ha ricevuto il PhD in Logistica presso l’Ohio State University, i suoi lavori sono apparsi su importanti riviste economiche come l’Harvard Business Review, il Journal of Business Logistics e il Journal of Supply Chain Management.

Oggetto del corso :
Il Corso di Sourcing della specializzazione Supply Chain Management è un corso base che introduce all’arte e alla scienza del Procurement (Acquisti/Approvvigionamenti).
Il Sourcing è fase fondamentale della Supply Chain perché impatta sui risultati e sul fatturato aziendale con percentuali che oscillano tra il 40 e il 70%, punte raggiunte nel settore manifatturiero spinto.

Gli argomenti trattati nel corso sono sei  :
  1. Purchasing
  2. Procurement
  3. Supply Chain Management
  4. Strategic Sourcing
  5. Make or Buy
  6. Supplier segmentation
Nella prima parte il corso fa chiarezza sulla terminologia (differenza tra Purchasing & Procurement).
La terminologia è spesso fattore di confusione per cui io stesso ho deciso di non tradurre i termini per evitare di aumentare l’entropia mentale del lettore.

Ma andiamo nello specifico sui temi trattati.
I primi due punti trattano i concetti di Purchasing & Procurement.

Il Purchasing come sfera d’azione segue la parte operativa dell’ordine d’acquisto, la conferma del fornitore, la ricezione del bene/servizio, la fattura e il pagamento.
Chi fa Purchasing deve comprare il materiale giusto ovvero in linea con le specifiche tecniche, per la quantità richiesta, dal fornitore autorizzato e al prezzo stabilito.
(Buy the right material, at the right quantity, at the right quality, from the right source, at the right price)

Il Procurement segue un concetto molto più ampio perché non solo include tutte le fasi preliminari e non di relazione con i fornitori ma anche quelle interne con tutti i dipartimenti che fanno richieste d’acquisto di beni servizi.
Per Procurement si intende il processo di selezione dei fornitori, di analisi strategiche di mercato, di negoziazione ed instaurazione di rapporti commerciali proficui e duraturi.

Il relatore sottolinea l’importanza di identificare e stringere ottime relazioni con i fornitori strategici.
I fornitori sono considerati strategici quando sono allo stesso tempo ad elevato impatto sul profitto aziendale e ad  elevato rischio di fornitura.
Un buon dipartimento di Procurement deve assicurare la continuità degli approvvigionamenti attuando adeguate politiche di Risk Management.

Il Procurement supporta l’azienda nelle decisioni di acquisto o produzione in proprio dei beni o servizi (Make or Buy Decision).
Come buona regola, tutto ciò che rappresenta il Core Business aziendale deve essere prodotto all’interno. Ma prima di prendere questa decisione bisogna chiedersi se siamo bravi a produrre o c’è qualche fornitore esterno che lo può fare meglio di noi.
Per quanto riguarda la scelta dei fornitori, come in tutti i settori anche nel Sourcing non si può fare a meno di utilizzare i KPI.
Con i Key Performance Indicator attribuiamo periodicamente un punteggio ed escludiamo i fornitori che non soddisfano i requisiti aziendali.
Tipici parametri di valutazione delle forniture sono il tempo, la qualità ed i costi.

Nella penultima parte del corso si affronta il concetto  del “Procure to Pay System”, ovvero i recenti sistemi informatici che le società stanno adottando per rendere i processi di acquisto più efficienti.

Chiude il corso la gestione degli approvvigionamenti spiegata secondo la matrice di Kraljic :
  • materiali non critici : basso impatto sull'azienda e in abbondanza sul mercato
  • materiali con effetto leva : importanti per l'azienda ma con offerta abbondante. 
  • materiali soggetti a strozzature : con un impatto aziendale basso in termini economici ma dove la continuità delle forniture è a rischio. 
  • materiali strategici: importanti per l'azienda sia in termini di impatto economico che per le condizioni di fornitura da mercati complessi e/o rischiosi. 
Immagine Fonte : Wikipedia

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