Recensione del corso Supply Chain Foundation di Linkedin Learning


Con questo quarto corso chiudo la mia recensione dei principali corsi on line in tema di Supply Chain Management.
All'appello non poteva mancare dopo aver recensito i corsi più gettonati di Coursera ed edX, l'emergente piattaforma LinkedIn Learning del colosso dei social network professionali.
Supply Chain Foundation è un corso base sulla materia tenuto dal docente Eddie Davila.
Seguendo la catena dell’approvvigionamento, il corso parte dalla gestione e scelta dei fornitori per comprendere come si arriva a produrre e consegnare prodotti e servizi nelle mani dei clienti finali.
Più nello specifico, il relatore vuole spiegare come fanno i prodotti a raggiungere il negozio vicino casa ed essere sempre disponibili e pronti alla vendita.
Infatti, il Supply Chain Manager si occupa proprio di questo: garantire l’arrivo di determinate merci in un ridotto lasso di tempo ed in un luogo preciso.
Troverete il corso decisamente colloquiale, poco tecnico, appropriato per chi non sa nemmeno cosa significa Supply Chain e ne cerca la traduzione sui motori di ricerca.

Ma veniamo al relatore, Eddie Davila.
E’ direttore del programma della Supply Chain alla W.P. Corey School of Business dell’Arizona, scrive, insegna e fa consulenza nel settore della Supply Chain da ben 10 anni. Il suo approccio didattico è in stile studentesco con lezioni multicanale anche tramite youtube e libri digitali su i-tunes e Amazon.

Dipartimento Orizzontale
Secondo il relatore, la Supply Chain moderna va oltre gli acquisti e la logistica poiché coinvolge in maniera sempre più diffusa i dipartimenti di Marketing e IT (Information Technology). Inoltre ingegneri e progettisti si interfacciano con la Supply Chain e i responsabili del Marketing per capire come realizzare prodotti che possano incontrare i gusti e le esigenze dei consumatori. Anche la contabilità e la finanza devono essere necessariamente coinvolte nella gestione della Supply Chain per l’ingente quantità di denaro necessaria ad acquistare materiali, costruire progetti, noleggiare o assumere lavoratori.
Tutte queste funzioni devono in sinergia costruire un budget che massimizzi il ritorno sugli investimenti; inoltre poiché il mercato globale continua ad evolversi nella sua complessità, il Supply Chain Manager è considerato anche tra i responsabili delle variazioni in basso o in alto della domanda.
Il concetto della grande Supply Chain che taglia i costi logistici è ormai superato e spesso fuorviante; se non acquisti nessuna merce, se non consegni niente i tuoi costi saranno sì, pari a zero ma, certamente, non avrai realizzato un business di successo.
La strategia migliore è quella di controllare i costi eliminando gli sprechi. E per il relatore possiamo fare questo agendo su quattro aspetti:
costo, qualità, velocità, flessibilità.

La scelta dei mezzi logistici.
E’ una scelta importante : gomma, ferro, mare o aria.
Le navi sono un mezzo lento ma economico, gli aerei, invece, sono veloci ma estremamente costosi. La decisione non è sempre facile. Talvolta i carichi urgenti richiedono un trasporto via aerea ma il fattore tempo non è l’unico fattore decisionale.
I carichi lenti sono esposti più a lungo al caldo e all’umidità e creano maggiori rischi legati a furti e danneggiamenti. Di solito la regola dice che le merci che hanno un rapporto valore/peso alto sono le migliori candidate ad essere trasportate per via aerea.
In genere per il trasporto via nave si usano container standard di 20 o 40 piedi di lunghezza, 2438 mm di larghezza e 2438 mm di altezza.
Ecco una cosa l’ho imparata da questo corso :
I containers e le relative merci trasportate sono misurate in TEU’s (Twenty–foot Equivalent Units). Un 20 piedi equivale ad un TEU, un 40 piedi equivale, invece, a due TEU.
Non lo sapevo.

Strategie di approvvigionamento
Esistono diversi tipi di strategie nella gestione di una Supply Chain.
Con la strategia “Push” si produce il prodotto prima che il cliente lo richieda. Si adotta questa strategia quando ci sono dati sufficienti a prevedere la domanda del cliente con un basso margine di errore.
Opposta alla strategia “Push” c’è quella “Pull” in cui si aspetta il cliente prima di ordinare una merce specifica.
Infine il relatore distingue la strategia “Postponement” come combinazione tra la strategia “push” e quella “pull”. E' applicabile  quando nel prodotto facciamo distinzione tra la parte variabile che è suscettibile a richieste poco prevedibili dei clienti e dalla parte fissa; ad esempio, nel caso di una produzione di sedie di legno, il design ed i materiali rimangono sempre gli stessi, quindi possono essere gestiti con una strategia Push, mentre, il colore varia a seconda dei gusti del cliente e non è facile stabilire a priori quante sedie di un certo colore produrre, ragion per cui, tale aspetto andrà gestito attraverso una strategia Pull.
In termini pratici produciamo prima le sedie non colorate e poi a seconda delle richieste del cliente ne coloriamo il numero richiesto con il colore desiderato.

Esposizione del relatore7/10
Contenuti del corso6/10
Coinvolgimento del discente6/10
Corso adatto aMai sentito parlare della materia

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